venerdì 30 novembre 2012

la musica di Ida Presti

Una chitarrista incredibile, che dal passato arriva fino a noi grazie ad alcune bellissime incisioni raccolte nei cd The art of Ida Presti  e Ida Presti & Alexandre Lagoya pubblicati dalla casa discografica IDIS.
Se volete immergervi in questa musica piena di fascino e di energia, non dovete che cliccare sul player qui sotto:

venerdì 23 novembre 2012

Walter Zanetti ospite a Frammenti

Cantos Yoruba de Cuba: un bellissimo cd di Walter Zanetti che ci ha trasportato nella musica afrocubana di Josè Angel Navarro.
Nella musica del  compositore cubano  sono evidenti i rapporti con la musica dell’Africa centrale le cui caratteristiche più salienti per noi occidentali sono il senso di mantenimento, di reiterazione ritmica quasi ipnotica e l’uso di microvarianti nella lenta trasfigurazione del tessuto sonoro. Questi aspetti mi si presentavano in modo sorprendente all’ascolto della musica di Navarro di cui coglievo una forza espressiva straordinaria legata non solo alla pura invenzione dell’autore ma anche ad una tradizione musicale secolare con forti radici africane.
Lavorando con lui ho scoperto questa tradizione:  i “Cantos Yoruba de Cuba”,  una mitologia suggestiva  che ruota intorno alla figura femminile di Ochun, la dea che nel pantheon yoruba che  rappresenta l’amore, la sensualità, la fertilità, l’acqua. I suoi colori sono il giallo oro e il verde, i fiumi, il miele ed il corallo i suoi elementi naturali.
La poliritmia afrocubana, le sue intricate trame narrative, si spiegano attraverso una caratteristica iterazione poetica. Danno vita a un labirinto della percezione musicale che vuole rappresentare l’idea di circolarità dell’esistenza e il sentirsi parte del fluire continuo dell’universo naturale (W. Zanetti)
Ne abbiamo parlato al telefono col chitarrista, in occasione - tra l'altro - della sua partecipazione al Festival InCorde, dedicato quest'anno a "Astor Piazzolla e la chitarra".
Non poteva quindi mancare nella nostra playlist qualche brano a tema...
Buon ascolto!

mercoledì 21 novembre 2012

Quinta puntata, quarta stagione

Dagli studi per chitarra di Eligio Bratus suonati da Bruno Giuffredi, a un vecchio cd al flamenco di Paco Pena, per finire con la rubrica di Mirco sul sitar.
Il podcast è qui sotto, basta cliccare su play... Cosa aspettate?

venerdì 2 novembre 2012

Quarta stagione, quarta puntata


Una puntata saltellante, quella di oggi: siamo partite dal Presto della BWV 1001 di Bach suonato dal chitarrista cileno Jose Antonio Escobar, per poi passare a Mallorca di Albeniz, al racconto di un buffo litigio sulla “giusta velocità” delle scale doppie tra il compositore Vicente Asencio e Narciso Yepes e all'ascolto dei buoni frutti di questo litigio: la raccolta Colletici Íntim (1965), dalla quale abbiamo scelto i pezzi La Frisanca e La Joia.
Nella seconda parte della trasmissione, invece, abbiamo telefonato a Elena Casoli e le abbiamo chiesto di presentarci il progetto Namasté - Incontri tra Oriente e Occidente nel XX secolo (Elena Casoli alla chitarra e Lorenzo Missaglia al flauto), in occasione della loro partecipazione al XXV Convegno Chitarristico (Modena, 27 Ottobre 2012).

Namasté: ensemble crossover fra Occidente e Oriente - per quest'occasione formato dalla chitarrista Elena Càsoli e dal flautista Lorenzo Missaglia - riporterà gli ascoltatori ad uno specifico spaccato della storia musicale recente, quello che - con le significative anticipazioni di John Cage fin dagli anni Cinquanta - ha visto numerosi compositori americani abbracciare le filosofie e le pratiche zen ed estremo-orientali. Il processo, venuto prepotentemente alla ribalta negli anni Sessanta e Settanta e a suo modo responsabile dello sviluppo di una world music tuttora assai prosperosa e prolifica, non si è però svolto a senso unico. Se da una parte Terry Riley si fa seguace dal 1970 al '96 del maestro indiano Pandit Pran Nath, approfondendo la teoria e la pratica dei raga, il compositore giapponese Toru Takemitsu volge viceversa lo sguardo all'Occidente, abbracciando nelle sue composizioni l'idioma di tradizione europea; salvo non solo lasciare emergere le proprie radici nella scelta spesso 'etnica' degli strumenti, ma dando anche luogo ad uno stile nuovo, nato da una combinazione del tutto originale fra l'ascendenza nipponica e la personalissima pronuncia e sintassi di una lingua per lui essenzialmente esotica, come quella occidentale.

Per concludere la puntata ci siamo spostate da un oriente all'altro, grazie alla rubrica di Mirco Mungari sulle musiche dal mondo, oggi dedicata allo strumento persiano Tar.

Ecco il player - buon ascolto!