Nella musica del compositore cubano sono evidenti i rapporti con la musica dell’Africa centrale le cui caratteristiche più salienti per noi occidentali sono il senso di mantenimento, di reiterazione ritmica quasi ipnotica e l’uso di microvarianti nella lenta trasfigurazione del tessuto sonoro. Questi aspetti mi si presentavano in modo sorprendente all’ascolto della musica di Navarro di cui coglievo una forza espressiva straordinaria legata non solo alla pura invenzione dell’autore ma anche ad una tradizione musicale secolare con forti radici africane.Ne abbiamo parlato al telefono col chitarrista, in occasione - tra l'altro - della sua partecipazione al Festival InCorde, dedicato quest'anno a "Astor Piazzolla e la chitarra".
Lavorando con lui ho scoperto questa tradizione: i “Cantos Yoruba de Cuba”, una mitologia suggestiva che ruota intorno alla figura femminile di Ochun, la dea che nel pantheon yoruba che rappresenta l’amore, la sensualità, la fertilità, l’acqua. I suoi colori sono il giallo oro e il verde, i fiumi, il miele ed il corallo i suoi elementi naturali.
La poliritmia afrocubana, le sue intricate trame narrative, si spiegano attraverso una caratteristica iterazione poetica. Danno vita a un labirinto della percezione musicale che vuole rappresentare l’idea di circolarità dell’esistenza e il sentirsi parte del fluire continuo dell’universo naturale (W. Zanetti)
Non poteva quindi mancare nella nostra playlist qualche brano a tema...
Buon ascolto!
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